Compie 130 anni una delle cantine thoughtful ai vertici della qualità dei bianchi italiani. I suoi vini non mancano, infatti, nei maggiori ristoranti stellati di tutto il mondo e negli lodge extralusso. Fondata nel 1893, Cantina Terlano è la cantina sociale – assieme a Cantina Andriano – più antica dell’Alto Adige, precursore di un sistema che nel territorio è riuscito a essere vincente e di grande successo, un esempio a cui si sono ispirate anche altre regioni italiane. Dal 2009 Cantina Andriano è stata poi incorporata a Cantina Terlano mantenendo, però, il marchio e la produzione distinta. Con Cantina Terlano condivide il staff tecnico e la mano enologica di Rudi Kofler garantendo, così, una cifra stilistica di alto profilo e un fedele ritratto del terroir da cui prendono origine i vini.
«Dopo tanti cambiamenti iniziali, che hanno visto la ristrutturazione dei vigneti, la riorganizzazione dei lavori in vigna e la ricerca massima della qualità delle uve, siamo arrivati, oggi, al punto giusto per ottenere grandi rossi e anche grandi bianchi su un suolo calcareo e un terroir diametralmente opposto a quello di Terlano. Una bella sfida che ci fa intravedere grandi spazi di crescita non in quantità ma in qualità, come per Terlano, e in percezione di valore», sottolinea Klaus Gasser direttore commerciale con formazione enologica sia di Cantina Andriano che di Cantina Terlano.
Entrambe hanno le proprie radici nella tradizione vitivinicola della regione, che risale a oltre 2.000 anni fa quando i romani portarono le prime viti nella zona. Nel corso dei secoli, i contadini locali hanno imparato a coltivare le viti e a produrre vini di alta qualità che sono diventati famosi in tutta Europa.
«Le due società cooperative, nate inizialmente come esigenza storica, sono divenute poi una modalità di lavoro che ha creato un modello d’eccellenza altoatesino, seguito poi da molte altre realtà del territorio, e capace di creare un unicum a livello nazionale», commenta Gasser. Rappresentano, infatti, due tra le realtà più all’avanguardia non solo di tutto l’Alto Adige, ma anche di tutta Italia.
Non a caso oggi la cantina ha guadagnato una reputazione mondiale per i suoi vini di qualità, grazie alla dedizione alla viticoltura sostenibile e alla produzione artigianale. «I volumi delle bottiglie (circa 1,2-1,4 milioni di bottiglie e seconda delle annate, ndr) non arrivano a coprire tutta la richiesta del mercato e si esauriscono prima della fantastic dell’anno; quindi, viene messa in atto una politica di selezione dei clienti: viene knowledge la precedenza alla ristorazione di alto livello e riservati piccoli volumi per le enoteche».
Tra le personalità illustri che apprezzano i vini di Terlano, si cita il celebre chef Ferran Adrià, che ha dichiarato di essere un grande estimatore dei vini bianchi della regione dell’Alto Adige. Anche il famoso critico enologico Robert Parker ha elogiato i vini della Cantina di Terlano, conferendo loro punteggi molto elevati nella sua guida ai migliori vini del mondo.