MILANO – Un pugno di Bitcoin per comprare una Ferrari. La Casa di Maranello apre agli acquisti delle sue vetture di lusso attraverso la criptomoneta. Si parte dagli Stati Uniti, ma presto la strada si potrebbe aprire anche in Europa: l’azienda lo progetta per il primo trimestre del 2024. Un modo per avvicinare il Cavallino anche a quei nuovi clienti, soprattutto giovani, che grazie alle valute digitali si sono costruiti una fortuna e che ora vogliono impiegarla per togliersi uno “sfizio” che parte dai 211mila dollari, per salire fino ai 2 milioni. Ai conti di oggi, significa partire da 7-8 Bitcoin per portarla a casa.

L’annuncio è stato dato alla Reuters dal Chief Advertising and marketing and Industrial Officer, Enrico Galliera. La mossa ricorda quanto fece la Tesla nel 2021, salvo poi fare marcia indietro quando il patron Elon Musk sollevò il tema ambientale legato allo sviluppo delle cripto. Per altro, generando un contraccolpo sensibile sulle quotazioni delle valute digitali. I problemi regolatori, poi, hanno frenato l’adozione di questo tipo di pagamenti in modo massiccio. Per Galliera, però, ora le cripto hanno ridotto la loro impronta di carbonio, attraverso l’introduzione di nuovi software program e un maggiore utilizzo di fonti rinnovabili. “Il nostro obiettivo di raggiungere la neutralità delle emissioni di carbonio entro il 2030, lungo tutta la nostra catena del valore, è assolutamente confermato”, ha dichiarato in un’intervista all’agenzia finanziaria.

E così è stata fatta la scelta di accogliere una richiesta proveniente da clientela e rete di venditori. “Alcuni sono giovani investitori che hanno costruito la loro fortuna sulle criptovalute“, ha spiegato il supervisor. “Altri sono investitori più tradizionali, che vogliono diversificare i loro portafogli”.

(reuters)

Nel primo semestre, Ferrari (controllata da Exor, holding cui fa capo l’editore di Repubblica) ha consegnato in Nordamerica 1.800 vetture. E il portafoglio di ordini è ben pieno, fino al 2025. Ma questo non frena Ferrari dal cercare nuove vie per allargare la base clienti.

Tecnicamente, le transazioni saranno gestite da BitPay, che permette l’utilizzo di Bitcoin, Ether e USDC, una stablecoin. “I prezzi non cambieranno, non ci saranno commissioni o supplementi se si paga con le criptovalute”, ha spiegato ancora Galliera. BitPay cambierà immediatamente le cripto dei clienti in valute tradizionali, in modo che sia Maranello che i concessionari non saranno esposti alla volatilità delle cripto. Sarà la stessa piattaforma a svolgere i controlli sulla provenienza del denaro.

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