Il enterprise mannequin di Wine Revenue
La società è stata costituita cinque anni fa come progetto all’interno di MoneySurfers, che si occupa di formazione finanziaria. Ha già superato la quota di un migliaio di clienti, italiani o svizzeri di lingua italiana. E forte di una domanda in tumultuosa crescita prevede di raddoppiare il fatturato, che oggi è di 2,5 milioni, entro la nice del 2024.
Il enterprise mannequin di Wine Revenue si basa sulla proposta all’investitore di un portafoglio diversificato di etichette di varia provenienza, che rappresentano la migliore selezione in quel dato momento. Una selezione che riguarda solo l’1% della produzione mondiale, quella destinata advert acquisire valore nel corso del tempo.
Le bottiglie vengono conservate in un caveau (il magazzino fiscale) che oggi si trova a Ginevra ma che presto sarà trasferito a Chiasso e che protegge già un patrimonio di oltre 60 mila bottiglie.
Generalmente, l’investimento è spalmato su un lasso di tempo che vai dai cinque ai sette anni, per il completamento della maturazione.
«Ma siamo noi stessi, quando vediamo che un vino sta performando molto bene, a suggerire al cliente di collocarlo sul mercato – prosegue Paglicci –. Gli acquirenti possono essere soggetti privati oppure ristoranti e strutture ricettive».
Le etichette che vengono proposte per l’investimento provengono invece direttamente dai produttori finali o dai distributori autorizzati. Il servizio che prevede una commissione dell’1% sul capitale investito, per la copertura dei costi relativi allo stoccaggio e all’assicurazione, e del 15% sulla plusvalenza che si è prodotta, quando il vino è stato venduto.
L’attività di Wine Revenue comprende anche la promozione di eventi con gli investitori, per tenerli aggiornati sull’andamento del mercato. L’identikit dell’investitore? È certamente un appassionato – e non è affatto detto che sia sempre un collezionista –, conosce la differenza tra il vino da degustare e quello sul quale investire, è prevalentemente uomo, ha un’età che va dai 35 anni ai 55 anni e ha già fatto investimenti in altri settori. Soprattutto, infine, vuole toccare con mano il prodotto sul quale ha puntato. E il vino è un bene tangibile.