La Finocchiona Igp sbarca negli Usa. Gli uffici federali statunitensi hanno riconosciuto la Toscana «territorio indenne dalla malattia vescicolare suina» e avviato l’iter di accoglimento (che si concluderà il 23 ottobre) del prodotto, con la pubblicazione del decreto sul Federal register.
«Il mercato americano rappresenta per i nostri prodotti una possibilità di vendita importante», commenta il presidente del Consorzio Tutela della Finocchiona Igp, Alessandro Iacomoni. «Abbiamo stimato che 250mila chili annui di Finocchiona Igp, pari al 13% della produzione attuale, potranno approdare sul mercato Usa», specifica.
Per il presidente della Regione, Eugenio Giani, si tratta di una giornata storica. «Celebriamo – ha detto – un traguardo raggiunto grazie advert un lavoro di squadra fra istituzioni e produttori, che aprirà un mercato davvero promettente, da sempre molto attento ai sapori e alle tipicità della nostra regione».
L’iter per l’export del prodotto oltreoceano è cominciato nel 2016, con l’obiettivo di dimostrare che la Toscana fosse territorio libero dalla malattia vescicolare, condizione necessaria per incassare il through libera all’ingresso sul mercato di un salume fresco.
«Nonostante l’accertamento della regolarità del percorso, della procedura, dei nostri allevamenti e la soluzione di tutti gli aspetti formali – ricorda la vicepresidente e assessora all’Agroalimentare, Stefania Saccardi – non riuscivamo a ottenere da parte dell’organo statunitense la firma che avrebbe consentito alla Finocchiona Igp l’esportazione. Finalmente oggi, dopo sette anni, dopo incontri anche con l’ambasciata negli Stati Uniti, il console Usa a Firenze e l’interessamento del ministro degli Esteri, coinvolto attraverso il Consorzio di tutela della Finocchiona Igp, possiamo dire che anche questo straordinario salume, realizzato con lo sviluppo di una filiera regionale importante, può aprirsi a un mercato che è sempre più attento alla nostra Toscana e al nostro Paese», conclude.