Da tre fondatori ne period rimasto uno, ora i proprietari sono molteplici da un fondo di investimento: la pizza di Da Zero punterà ancora di più sull’artigianalità del Cilento.
Dal Cilento in tutta Italia, le pizzerie Da Zero hanno trovato il proprio spazio nel settore del lievitato più famoso al mondo: la pizza napoletana. Erano gestite da tre fondatori, e ora sono state rilevate da un fondo di investimento – ovvero società che investono denaro in attività a rendere, spesso poco attinenti con il settore di partenza, e si parla di “fondo” perché solitamente è collettivo.
Conosciamo bene la catena Da Zero, nata nel 2014 e diffusa in various zone di Italia, che ora passa da avere tre fondatori e molteplici proprietari. Negli scorsi anni abbiamo provato Da Zero a Torino e Da Zero a Milano.
Lo scopo di story mossa finanziaria
A sentirla raccontare, questa del fondo privato a investitore collettivo sembra la profanazione di un’attività, sembra una mossa negativa: è invece tutto il contrario. Accade sovente che un credo comune sia oggetto di investimento in attività da valorizzare o ampliare, un po’ come il crowdfunding, e nel settore meals&beverage non è raro.
Nel caso della catena Da Zero, lo scopo è proprio puntare sull’artigianalità che ha sempre caratterizzato il prodotto (ovvero la pizza napoletana, con ingredienti territoriali del cilento – terra che “si è milanesizzata” molto negli anni). Continueranno gli sforzi per coinvolgere sempre piccoli artigiani e per incentivare colture in by way of di estinzione – si legge su lucianopignataro.it. Anzi, in autunno è prevista una ricognizione di conferma tra tutti i produttori locali coinvolti da Da Zero.
Dei tre fondatori originari period rimasto solamente Giuseppe Bozza, perché gli altri avevano puntato su progetti esterni: Paolo de Simone ha infatti fondato Modus a Milano, e Carmine Mainenti ha rilevato una storica trattoria a Vallo della Lucania.