Il direttore di Repubblica Maurizio Molinari è intervenuto a “L’aria che tira”, su La7, per commentare la situazione in Medio Oriente.”Per capire la scena geomilitare di quanto sta succedendo sul terreno, bisogna partire dal discorso del presidente Biden”, ha iniziato Molinari. “Biden ha detto che Hamas è come Isis, che serve un forte accordo internazionale per combattere Hamas, che gli Stati Uniti sono dalla parte di Israele e che Israele ha il diritto di difendersi. Il giorno prima Biden aveva parlato con i chief politici di Gran Bretagna, Germania, Francia e Italia, raggiungendo un accordo scritto sulla condanna di Hamas, il sostegno a Israele e il sostegno all’opzione dei due Stati per due popoli.” “Si sta creando lentamente una coalizione anti-Hamas sul terreno, alla quale non sappiamo quanti e quali Stati arabi parteciperanno”, ha proseguito Molinari. “Dall’altra parte c’è un fronte che fa capo all’Iran e si articola sul terreno con Hezbollah, Hamas, la Jihad Islamica e altri gruppi che stanno attaccando Israele con razzi e altri strumenti da ogni fronte. In questa dinamica, il corridoio umanitario è strategico perché può consentire ai civili di defluire dall’space di combattimento.””È evidente a tutti che Israele non sta procedendo con l’operazione di terra ma sta aumentando la pressione militare su Hamas a Gaza”, ha aggiunto il direttore di Repubblica. “È una dinamica più lenta di quanto si period anticipato e credo che questo rallentamento si spieghi con il fatto che le due opposte coalizioni si stanno posizionando sul terreno. Ciò spiega anche perché gli americani hanno mandato la portaerei Ford e stanno per mandarne un’altra – sostanzialmente per dire all’Iran che se dovesse intervenire nello scontro dovrebbe vedersela non solamente con le Forze armate israeliane”, ha concluso Molinari.