In Italia, secondo vari studi, i vegetariani sono circa il 4% della popolazione complessiva e se aggiungiamo la quota di vegani (2%) e di flexitariani (12%), ovvero coloro che prediligono un’alimentazione di tipo vegetariana, senza rinunciare advert alimentarsi anche di proteine animali, si arriva a poco meno di un quinto di consumatori che rinunciano a carne, pesce e latticini. Di conseguenza l’offerta di cibi e piatti veg è in crescita e anche le piattaforme di meals supply costituiscono un canale di approvvigionamento importante. Spesso però manca una chiara indicazione delle proposte vegetariane tra i vari piatti inseriti nei menu, obbligando il consumatore a una vera e propria cernita degli ingredienti di ogni piatto.
Ed è proprio questo (presunto) limite advert aver dato ai tre giovani soci fondatori di Vegery lo stimolo per scommettere su un “veg meals supply” in grado di facilitare la reperibilità di una proposta culinaria alternativa a quella tradizionale selezionando esclusivamente i piatti vegetariani e vegani dei ristoranti di una determinata zona e offrendo la consegna a domicilio (a casa o in ufficio) degli stessi. Il servizio è operativo al momento a Milano e secondo i piani dovrebbe raggiungere Roma e Torino entro la wonderful del prossimo anno.
La storia di questa begin up parte nel 2017, in Puglia, da un’concept di Simone De Maria, classe 1993 e attuale ceo, che determine di dedicarsi a un progetto sostenibile con un meals supply specializzato. Da qui il primo naming della piattaforma (SanaSana) e poi la successiva trasformazione in attività focalizzata sulla consegna e sul take away di soli piatti vegani e vegetariani, che si concretizza dopo un periodo di incubazione presso Dash X con il lancio on-line del servizio a Milano a maggio del 2020, gestito da remoto dalla sede di Brindisi. Dopo qualche mese il primo grande salto in avanti grazie al finanziamento di 30mila euro a fondo perduto ottenuto con la vincita del premio Pin (Pugliesi innovativi) e la conseguente costituzione formale dell’attuale società, avvenuta a maggio 2021 in forma di begin up innovativa.
Come funziona Vegery è presto detto. Un app cell per dispositivi iOS e Android (e presto anche in versione per pc desktop) fa da “collettore” di tutte le proposte veg degli esercizi affiliati alla piattaforma e gestisce tutto l’iter dell’ordine fino alla consegna. Al momento sono circa un centinaio i companion fra questi vi sono nomi noti come Flower Burger (il primo quick meals al mondo advert offrire burger vegani e colorati) o la catena di kebab Kebhouze, locali e ristoranti come La Colubrina, VegAmore e Soulgreen e Linfa – Eat Completely different, operatori specializzati nel campo dell’alimentazione sana come Erbert e realtà internazionali come Helbiz Kitchen. A gestire tutto il processo ci pensa una piattaforma digitale sviluppata “in home” che presto si avvarrà anche dell’intelligenza artificiale degli algoritmi per riuscire a riconoscere le abitudini e gli interessi dei consumatori con l’obiettivo di indirizzarli verso i piatti più adatti alle loro esigenze e abitudini di consumo
Vegery è in costante crescita anche se i numeri sono ancora molto ridotti: gli ordini processati, intanto, iniziano a prendere consistenza e dai 150 “scontrini” di gennaio si è passati ai 300 del mese successivo, con un development che secondo i diretti interessati «non potrà che continuare a crescere», con un impatto diretto sul giro d’affari, che a wonderful 2023 dovrebbe raggiungere i 200mila euro, decuplicando quello dell’anno precedente.