Cyril Brun uno dei più stimati enologi delle bollicine francesi approda in Italia per valorizzare gli spumanti Trentodoc di Ferrari. Per la prima volta una figura di riferimento dell’enologia francese diventa Chef de Cave, ovvero direttore tecnico a tempo pieno di una cantina spumantistica italiana.

Brun succederà a Ruben Larentis, che, dopo 37 anni, andrà in pensione. Una lunga carriera, quella di Larentis nel Gruppo Lunelli, durante la quale i Trentodoc della casa hanno collezionato una serie innumerevole di riconoscimenti, a conferma dell’altissimo livello qualitativo che Ferrari Trento ha saputo esprimere in questi anni e testimoniati dalla vittoria, per ben cinque volte, del premio di Producer of the Yr al concorso Champagne & Glowing Wine World Championships.

Cyril Brun è nato nel 1969 advert Aÿ, nel cuore della Champagne. Dopo un’esperienza nella cantina di famiglia, nel 2000 arriva in Veuve Clicquot, dove, per 15 anni, coordina il programma dedicato al Pinot Nero e guida il crew di Innovazione e Sviluppo. Nel 2015 è nominato Chef de Cave da Charles Heidsieck. Nel 2019 e nel 2022, conquista il titolo di Glowing Winemaker of the Yr, in occasione della Worldwide Wine Problem. Viene celebrato a livello internazionale anche per aver ricreato la famosa cuvée chiamata Champagne Charlie.

La sfida del Trentodoc e di Ferrari è nuova anche per il wine maker francese che si potrà ora misurare con la viticoltura di montagna che è alla base dell’identità degli spumanti trentini. Brun guiderà una squadra tecnica preparata, in azienda da diversi anni. «A nome della mia famiglia e di tutti i collaboratori di Ferrari Trento – ha commentato il presidente e Ceo di Ferrari Trento, Matteo Lunelli – esprimo i nostri più sentiti ringraziamenti e congratulazioni a Ruben per gli straordinari risultati raggiunti. Siamo entusiasti di accogliere Cyril nel nostro crew, certi che, da fuoriclasse quale è, porterà un importante contributo e saprà interpretare al meglio la viticoltura di montagna del Trentino».

«Sono convinto della qualità di Ferrari Trento e del potenziale del Trentodoc – ha commentato dal canto suo Cyril Brun -. L’opportunità di realizzare grandi bollicine da un territorio di montagna vocato come il Trentino è un privilegio e un entusiasmante stimolo advert applicare le mie conoscenze e la mia esperienza in un contesto nuovo per me. In una fase iniziale, mi dedicherò alla comprensione della realtà locale, prima di considerare eventuali innovazioni. La creazione di un vino è questione di dettagli: l’obiettivo, quindi, sarà quello di crescere, passo dopo passo, proprio concentrandoci sui particolari».

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