Appello 18 agenzie Onu, “immediata tregua umanitaria”
I numeri uno delle 18 principali agenzie delle Nazioni Unite, comprese Unicef, PAM e OMS hanno fatto un appello congiunto per un “immediato cessate il fuoco umanitario” a Gaza. Si tratta di una dichiarazione congiunta insolita, in cui si esprime indignazione per il drammatico bilancio delle vittime civili nella guerra fra Hamas e Israele.
“Da quasi un mese, il mondo osserva come evolve la situazione in Israele e nei Territori Palestinesi Occupati con sgomento e orrore per il numero crescente di vite perse e straziate“, hanno dichiarato i capi delle Nazioni Unite, descrivendo il tragico bilancio di entrambe le parti dopo l’attacco transfrontaliero di Hamas del 7 ottobre da Gaza verso Israele, che ha causato circa 1.400 morti, soprattutto civili, secondo le autorità israeliane. Israele ha risposto con incessanti attacchi aerei e di artiglieria che hanno ucciso almeno 9.770 persone, anch’esse per lo più civili, secondo il ministero della Sanità di Gaza, gestito da Hamas. A Gaza, si legge nella dichiarazione delle Nazioni Unite, “un’intera popolazione è assediata e sotto attacco, le viene negato l’accesso all’essenziale per la sopravvivenza, viene bombardata nelle proprie case, nei rifugi, negli ospedali e nei luoghi di culto. Questo è inaccettabile”. Nell’appello si chiede advert Hamas di rilasciare gli oltre 240 ostaggi che ha preso durante l’attacco e si esortano entrambe le parti a rispettare gli obblighi derivanti dal diritto internazionale anche in guerra. A Gaza, hanno sottolineato i capi delle agenzie Onu, devono entrare più cibo, acqua, drugs e carburante per aiutare la popolazione assediata. “Sono passati 30 giorni. Ora basta, questo deve finire subito”, conclude la dichiarazione congiunta.